Descrizione:
Custodisce al proprio interno una croce di bronzo considerata dalla comunità scientifica uno dei più importanti esempi di prodotto dell’industria siciliana. Tale importanza artistica è relativa alle incisioni presenti sulle parti anteriori (Gesù Cristo fra i quattro evangelisti) e posteriori alla croce (l’immagine della Madonna con il bambino in grembo posata su una mensola) e relativa modellatura.
Affascinante è la storia della Chiesa Madre intitolata a Santa Petronilla in quanto strettamente connessa con la nascita e crescita del Comune di Trabia.Infatti ai tempi in cui Don Ottavio II Lanza ottenne la licentia populandi dal re Filippo IV, si pose l’esigenza di ingrandire la vecchia chiesa Madre posta all’interno del castello.Si pensò dunque di realizzare un nuovo edificio che nonostante fosse al di fuori del Castello, dificio simbolo del poter dei Lanza, rappresentasse il luogo delle celebrazioni per una comunità in continua crescita.Per questo nel 1726 furono terminati i lavori per la Chiesa Madre intitolata a Sant’Oliva.Tuttavia la comunità continuò a crescere e si pose, a distanza di diversi anni, l’esigenza di una nuova chiesa Madre. Pertanto nel corso del XIX secolo Don Giuseppe II Lanza e Branciforti avviò i lavori per la costruzione di un edificio religioso intitolato a S. Petronilla (già titolare della chiesa all’interno del castello). I processi di ampliamento furono comunque ripetuti nel corso degli anni successivi (aggiunta di navate laterali nel 1870), venne collocato un altare in marmo bianco (1885) nonché cinque cappelle laterali (1887) e l’aggiunta di due torri, una delle quali contenente un orologio.